Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
Tv... (tb?)

La televisione è un medium e come tale evoca fantasmi.

Ora che sono passati molti anni, di fronte al tubo catodico, mi sto ricordando di quel remoto pomeriggio in cui mio padre mi portò a comprare un televisore. Un Mivar non-so-quanti-pollici a colori, di un grigio tipico dei primi anni Ottanta con un cassettino pieno di tasti colorati che avevo paura a schiacciare.

Avrò avuto tre anni. Allora credevo che Paolo, Manuela e Uàn vivessero dietro a quello schermo ed ero convinta che da grande li avrei potuti prendere e tenere in tasca. Meno confortante era pensare che, per lo stesso motivo, un giorno sarei potuta finire in quella casa dalle pareti mobili in cui una bambina moriva schiacciata dal muro della sua cameretta con un orsacchiotto tra le braccia. Eppure, da allora, la scena della mano ectoplasmatica che usciva dal televisore di quella casa infernale ho sempre continuato a sperare di viverla in prima persona, un giorno o l'altro. Non mi era bastata l'esperienza sublime di averla vista in tv.

Poi il tasto d'accensione di quel Mivar non l'ho più premuto per un bel po' d'anni. La tv era diventata il nemico a cui volgevo sguardi avidi solo quando mi presentava i suoi Avanzi e i loro derivati. La snobbavo, le blateravo addosso. Fu allora che mi illusi che nella vita avrei soprattutto scribacchiato.

Fu per scribacchiare qualcosa che un bel giorno mi misi a pensare sul divano. In quel momento ero del tutto incurante del fatto che la scatola catodica fosse di fronte a me. Era grigia, muta. Ma la mano ectoplasmatica mi prese in un attimo: lo schermo mi inghiottì. Non dissi una parola. Presi i nuovi Paolo, Manuela e Uàn, iniziai a farli muovere e parlare come si fa con i burattini, e da lì non uscii più.

Commenta il post